Il CORPO nella CURA

Prendersi cura di sé, un mantra fondamentale per CHI SI OCCUPA DI CURA NEL PROPRIO LAVORO

Un tema diffuso, spesso condiviso, ma forse ancora poco chiaro nei suoi obiettivi e ancora prima nelle sue modalità

Cura di chi? Di cosa? E come?

Difficile pensare a una pratica di cura che non coinvolga come protagonista il CORPO, nella sua simultaneità e complessità di esperienze mentali-percettive-motorie-emotive e relazionali

Tempo fa sentii parlare di "gesti di cura funzionali", ad indicare quelle pratiche di cura anche quotidiana rivolte alla persona, i cui gesti non erano però connotati da un contenuto affettivo e relazionale

Davvero? Possiamo veramente dividere come in un'operazione matematica la complessità di un'esperienza di tocco o di contatto?

Privarla della sue memorie e dei livelli che intessono la complessità della sua trama

Personalmente vi dico che no, non è possibile. Che si tratti di cambiare i vestiti o di mantenere la mobilità delle gambe, nessun gesto/contatto/relazione può essere privato di questa stratificazione di livelli e di esperienze

Questo è uno dei motivi per cui prendersi cura dell'altro ci confronta inevitabilmente con temi connessi alla cura di noi stessi/e 

Perché nel momento in cui ti tocco sono inevitabilmente toccato e nel momento in cui muovo, sono inevitabilmente mosso

Questo è uno dei motivi per cui nutrire la consapevolezza di sé a partire dal proprio sé corporeo è uno strumento fondamentale per chi trascorre ore della propria quotidianità rivolto alla cura dell'altro

Scorrere consapevolmente tra l'ascolto di sé e dell'altro, modulare gli stati di attivazione e le esperienze percettive e emotive che ci arrivano da questi incontri

Sono tutti strumenti che possono fare una grande differenza nella vita di chi della cura fa il proprio lavoro e la propria quotidianità e nella vita di coloro di cui ci prendiamo cura

Come farlo?

Le possibilità sono per nostra fortuna varie e numerose, tra queste il MOVIMENTO SOMATICO ci permette di attraversare tutti i diversi livelli della nostra esperienza (fisica, emotiva, relazionale, immaginativa ecc.), nutrendone nuove possibili connessioni e prospettive

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